Dionisio Cofelice

Mio padre Dionisio nel lontano 1948 lasciò il suo paese natio Toro (CB) alla volta del Venezuela, in cerca di fortuna, come si usava dire. I soldi li fece lavorando nel settore della zootecnia, ma già allora lì c’era l’instabilità politica che non garantiva sicurezza e tranquillità per far crescere e studiare noi figli; di qui la scelta di rinunciare al benessere e tornare in Molise. Su consiglio del suocero Giovanni, nel 1958 acquistò un molino del 1910 circa. Dai racconti del precedente proprietario, Agostino Di Corpo, la posizione del Molino non era casuale, ma era stato costruito lì perché era il crocevia di due strade importanti e in più la vicinanza della vecchia stazione ferroviaria , Matrice – Montagano – San Giovanni in Galdo, che funzionava anche da scalo merci, non era da sottovalutare. Il Mulino macinava per conto terzi ed era un viavai di persone che rimanevano anche per ore in attesa di portarsi via  la farina del proprio grano, lasciandoci le loro storie. Il rumore della macina che faceva da sottofondo alle loro chiacchiere è rimasto sempre impresso nella mia mente e forse è da lì che è cominciata la mia passione per questo mondo e l’attaccamento al territorio. Adesso le cose si sono evolute ma rispolverando quei ricordi ho fatto la scelta di fare “un passo indietro”, tornando a preferire la macinazione a pietra, recuperando grani antichi, per  poter “andare avanti” e difendermi dalle grandi industrie che ormai ci propongono prodotti finiti che sono certamente più controllati, ma che non comunicano niente di noi e del nostro passato. A distanza di 60 anni, oggi il mio più grande desiderio è questo: continuare a macinare solo cereali molisani, come si faceva una volta, rispettando la tradizione, per raccontare e tramandare a chi sa ascoltare, come ho fatto io da ragazzo, la genuinità e la semplicità dei nostri prodotti e della nostra gente.